Per anni ha “girovagato” in bicicletta in lungo e in largo, in Italia e in Europa, con la famiglia e gli amici. Poi, ha deciso di mettere la sua esperienza a disposizione di chi vuole vivere la bicicletta come mezzo per arrivare al cuore delle cose. Ma sempre con uno spirito positivo, sin dal nome: "DAP", acronimo di Divertiamoci A Pedalare. La firma di questo progetto è quella di Dario Carrara: guida di MTB e accompagnatore di cicloturismo, organizza uscite in bici con varie destinazioni, sia nei dintorni di Bergamo che in altre regioni e all'estero. 

Le bellezze scoperte in bici

"Ci adoperiamo - spiega - per la diffusione e l'uso della bicicletta in tutte le fasce di età". E oltre all'aspetto legato al cicloturismo per forestieri, "proponiamo e organizziamo uscite in bici per gli studenti delle scuole superiori per aiutarli a scoprire le meraviglie bergamasche attraverso la bicicletta". Educare al bello, sensibilizzando all'utilizzo della bicicletta. In mezzo, anche proposte ad hoc per turisti stranieri con specifici tour con e-bike a Bergamo e sui suoi colli.

Il patrimonio

Perché, come spiega lo stesso Carrara, "un’escursione in bici nella natura o in una città d’arte è un modo sano e rispettoso dell’ambiente per instaurare rapporti di amicizia o trascorrere momenti indimenticabili in famiglia".  Uscite guidate per scoprire il patrimonio delle classiche ciclabili che il nostro territorio offre, ma anche i percorsi meno noti, ricchi di angoli suggestivi e segreti.

Tour personalizzati

L'idea è infatti quella di personalizzare i tour, grazie alla guida che, "oltre ad essere sempre pronta ad accogliere le vostre richieste e a risolvere gli eventuali piccoli problemi, vi farà vivere un’esperienza ricca curiosità ed aneddoti".

I biketour proposti hanno una lunghezza attorno a 30/40 km che corrispondono a circa tre ore in sella. Possono essere percorsi sia con bici muscolari che a pedalata assistita. Proprio perché le gite vogliono essere inclusive, la scala delle difficoltà è riferita ad uscite con bici muscolari (tradizionali) per persone che hanno un approccio turistico, cioè di chi pur usando la bici alcune volte l’anno, non è particolarmente sportivo e allenato. 

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