“La disabilità non è della persona ma della società e degli ambienti che non sono adeguati ad essere inclusivi”. Qualora non fosse chiaro come concetto, lo hanno messo nero su bianco, ad aprire la sezione del 'chi siamo' sul loro sito. Perché Mattia Bonanome e Andrea Tomasoni dicono - e fanno - una cosa talmente semplice da sembrare quasi surreale: cambiare il paradigma con cui si legge la quotidianità.
E con la loro startup "Remoove" sognano di rimuovere le barriere e ri-muovere, nel senso motorio.
Tra vita sociale e viaggio
"Crediamo in un mondo e in una società inclusiva dove la piena mobilità e la possibilità di fruire di servizi, spazi, esperienze significa poter essere davvero liberi di esprimere il proprio talento". Per questa ragione hanno sviluppato "metodi, know-how e servizi per singoli individui, comunità e organizzazioni che vogliono migliorare ed evolvere la mobilità, la vita sociale e il viaggio in un’ottica inclusiva e sostenibile".
Per riuscirci, offrono servizi di innovazione sociale, progettazione, formazione, consulenza e mezzi di trasporto biciclette speciali per il benessere delle persone, la mobilità e il turismo inclusivi.
Il riconoscimento del Ministero
Hanno sede ad Arco (TN), ma operano a livello nazionale. Si sono specializzati nello sviluppo e aggiornamento delle comunità e delle destinazioni turistiche in chiave green e inclusiva mediante l'introduzione di innovative forme di mobilità e l'ottimizzazione della fruibilità di servizi ed esperienze disponibili sul territorio. Hanno sviluppato un proprio modello di Cycling Tourism green, riconosciuto e premiato dal Ministero del Turismo.
I viaggi accessibili
Uno dei principali obiettivi di
Re-moove è quello di rendere gli spazi, le comunità, i territori, l’ospitalità, i servizi, la ristorazione, i percorsi e la mobilità accessibili e fruibili per tutti contribuendo a creare benessere sociale e valore economico diffuso, consentendo a tutti - nessuno escluso - di godere della bellezza e ricchezza del patrimonio culturale e ambientale di cui l’Italia è ricca.
I loro progetti di turismo inclusivo si basano sull’assunto strategico del Design for all. Per questo, il team lavora accanto a enti e imprese, allo scopo di migliorare spazi, luoghi, servizi così da garantire ed esperienze di vacanza accessibile per persone disabili o con difficoltà motorie o sensoriali, anziani, famiglie con bambini piccoli, persone con allergie o intolleranze alimentari o persone che vivono disabilità temporanee per un infortunio o un incidente.